Cronaca della manifestazione

L’urlo di Daniele Pochesci mette fine all’Open della Capitale!

Il golden goal del giocatore romano assegna alla formazione della Virtus 4Strade Rieti la vittoria nella tiratissima finale contro ACS Perugia 1973.

Non sono stati sufficienti i tempi regolamentari per assegnare il trofeo Legio Rapax, ma è stato sufficiente poco più di un minuto nel corso dei tempi supplementari per regalare alla compagine reatina il prestigioso trionfo.

Un ratto delle Sabine al contrario da parte della formazione capitanata da  Corrado Trenta, che si impone nella città eterna al cospetto di una mai doma ACS Perugia 1973.

Tensione e adrenalina sin dagli accoppiamenti iniziali, con Stefano De Francesco, capitano della formazione umbra, a compattare i suoi, mandando Vincenzo Varriale su Federico Mattiangeli, Enrico Guidi su Daniele Pochesci, Fabio Belloni su Francesco Portera e se stesso su Marco Brunelli.

La finale corre su un filo sottilissimo, con Belloni e Varriale avanti di uno su Portera Mattiangeli, Pochesci e Brunelli avanti nella stessa misura su Guidi e De Francesco. Nella ripresa Virtus 4Strade Rieti tenta due volte l’allungo decisivo.

La prima volta quando Federico Mattiangeli segna il gol del pareggio con Vincenzo Varriale. La seconda volta quando Marco Brunelli raddoppia su Stefano De Francesco.

Sembra fatta per i reatini (che nel girone di qualificazione avevano già superato gli umbri con un perentorio 3-0), ma la classe e l’orgoglio della squadra del grifone rimette tutto in gioco: Vincenzo Varriale torna in vantaggio su Mattiangeli con un gol da cineteca, applaudito dall’intera sala, mentre il vecchio, mai domo leone Stefano De Francesco da par suo accorcia le distanze con Brunelli.

Perfetta parità (2-2) fra le due squadre e pari differenza reti fino alla sirena.

Si va ai supplementari e cala il silenzio, interrotto – come già detto – dall’urlo di Daniele Pochesci, autore della medesima prodezza anche nella partita di semifinale contro i padroni di casa della SS Lazio TFC, risolta anche quella al golden goal.

Nel torneo Cadetti, disputato dalle squadre eliminate nella fase a gironi, si è invece imposta Subbuteo Club Samb: i marchigiani hanno avuto la meglio (per un solo gol di differenza reti) sulla compagine romana di Fiamme Roma, capitanata da un grande Amerigo Scatamacchia.

Nella giornata di sabato 1 febbraio, che ha preceduto il torneo a squadre, si sono  disputate le competizioni individuali: oltre al torneo Open, quello principale, si sono disputate le categorie Challenge, Under 15, Under 12 e Subbuteo Tradizionale.

Nell’Open il successo è andato al pluricampione Massimo Bolognino (Eagles Napoli), che in finale ha avuto la meglio sul giocatore di casa Patrizio Lazzaretti (SS Lazio TFC).

I due si erano incontrati già nella partita inaugurale del torneo, in quanto inseriti nello stesso raggruppamento di qualificazione alla fase ad eliminazione diretta: in quella occasione Patrizio Lazzaretti era riuscito a prevalere per 1-0.

Questo precedente ha evidentemente toccato l’orgoglio del campione  di  Napoli: Massimo Bolognino è entrato in campo nella partita finale con grande e feroce determinazione che, unita alla classe cristallina, gli ha consentito di portarsi sul 3-0 già   alla fine del primo tempo; nella ripresa Patrizio Lazzaretti riusciva soltanto ad indorare la pillola, siglando il gol della bandiera a un minuto dal termine.

A Massimo Bolognino, così, la medaglia d’oro con il titolo di Imperator!

 Nel torneo Open Cadetti, partecipato dai giocatori eliminati ai gironi, finale tutta  in  famiglia tra Alessandro Natoli e Riccardo Natoli, con il primo a spuntarla al golden goal dopo l’1-1 dei regolamentari.

In semifinale i due giocatori in forza al Messina TS avevano avuto la meglio, rispettivamente, su Lorenzo Lazzaretti (SS Lazio TFC) e sul combattivo Alberto Vatteroni (SC Seagulls Viareggio).

Nel torneo CHALLENGE la finale è stata disputata da Amerigo Scatamacchia (Fiamme Roma) e Giovanni Frascarelli (SPQR MMIX), che in semifinale avevano superato rispettivamente Alessandro Arca (Fiamme Roma) e Tommaso Tricoli (SC Cosenza).

Anche in questo caso partita molto combattuta, con Amerigo Scatamacchia a lungo avanti per 1-0 prima di subire il rocambolesco pareggio di Giovanni Fascarelli, il quale – dopo i supplementari a reti inviolate – la spuntava ai tiri piazzati (3-2).

Per quanto riguarda, poi, i campioni del futuro, sono stati disputati, sotto la direzione di Rosario Ifrigerio per il COL, i tornei Under 15 e Under 12: in entrambi i casi due gironi  da tre giocatori e poi finali tra i primi due di ogni raggruppamento.

Nel torneo Under 15 brilla la stella di Francesco Manfredelli (Eagles Napoli), che vince a punteggio pieno il girone e poi si impone su Angelo Renzi (Foggia) in finale (4-1): il ragazzo ha tocco e visione di gioco e alla corte di Massimo Bolognino non potrà che crescere a vista d’occhio.

Applausi per la bella Julia Filippella (CT Aosta) che ha conteso fino all’ultimo back ad Angelo Renzi l’accesso alla finalissima.

Nel torneo Under 12 si impone in maniera autorevole Luca Periccioli (TSC Black Rose 98 Roma) che applica agli avversari del proprio raggruppamento le stesse perentorie tariffe di Manfredelli nell’Under 15, prevalendo in finale su Sean Filippella (CT Aosta) per 3-0.

Anche Luca Periccioli manifesta continui progressi tecnici e, grazie anche alla costanza di papà Andrea che lo porta in giro per i tornei, non tarderà a raggiungere i vertici della categoria.

Da segnalare, nell’Under 12, l’esordio agonistico di Francesco Di Lullo (SS Lazio TFC).

Nel torneo di Subbuteo tradizionale, categoria Elite, dopo l’iniziale fase a gironi, che ha scremato il lotto dei contendenti dividendoli nel tabellone Master e nel tabellone Cadetti,  è stato spettacolo puro!

Nel Subbuteo Master giocatori tra i più forti in Italia a contendersi il titolo, quali Filippo Filippella (insignito, nel corso della giornata, del riconoscimento Most Valuable Player 2019, a cura di Massimo Fedeli Yanez Subbuteo’s Life), Andrea Strazza, Gabriele Silveri, Marco Lauretti, Severino Gara ed Enrico Guidi.

Alla fine un uomo solo al comando, la sua maglia non era biancoceleste, ma le sue capacità tecniche e la sagacia tattica gli hanno consentito di mettere in riga tutti gli altri pretendenti al titolo: Andrea Strazza (TSC Black Rose 98 Roma).

Il forte giocatore romano ha vinto di misura tutte le battaglie decisive, in particolare nei quarti di finale (1-0 ad Enrico Guidi), in semifinale (2-1 a Gabriele Silveri) e poi in finale, dove è riuscito a prevalere su Marco Lauretti (Bologna Tigers Subbuteo) per 1-0.

Nel Subbuteo Cadetti, infine, tre giocatori della SS Lazio TFC in semifinale (Roberto Torini, Riccardo Galieti e Manlio Mochi).

Roberto Torini, superato Riccardo Galieti nel derby fratricida, prevale su Valerio Lombardo (Palocco Subbuteo) in una avvincente finale, finita soltanto ai tiri piazzati (3-2).

L’ultimo tiro piazzato di Roberto Torini è stato anche l’ultimo atto della due giorni di Calcio da Tavolo Subbuteo, facendo calare il sipario sull’Open della Capitale 2020.

Con i titoli di coda che scorrono, un grazie a tutti coloro che hanno contribuito all’evento: organizzatori (tra i quali va menzionata la collaborazione dell’impareggiabile Francesco Bressi), giocatori, ospiti.

Con l’augurio di ritrovarsi tutti all’Open della Capitale 2021.

 

SS Lazio TFC – Simone Trivelli

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